Pubblicato il: 03 Gennaio, 2024  1337

Ciao Darwin, Paolo Bonolis risponde alle critiche: “Gli ascolti? Ecco cosa dico”

Il varietà ha subito diverse sconfitte nella sua programmazione ma il conduttore si è detto soddisfatto

Ciao Darwin, Paolo Bonolis risponde alle critiche: “Gli ascolti? Ecco cosa dico”

Il varietà ha subito diverse sconfitte nella sua programmazione ma il conduttore si è detto soddisfatto


La pausa natalizia ha permesso agli autori di Ciao Darwin di fare il punto della situazione sul varietà, il quale tornerà il 12 gennaio 2024 con le restanti cinque puntate. Siamo al giro di boa in poche parole e i media non hanno espresso tutti un parere positivo sull’andamento della stagione. Il motivo è da ricollegare ad alcune sconfitte rimediate da Paolo Bonolis contro la concorrenza targata Rai, le quali hanno sollevato dubbi sui contenuti del programma. Tuttavia, il conduttore ha voluto replicare a queste voci.

Ciao Darwin: l’andamento della nuova stagione

Da sempre uno dei pezzi forti del panorama del Biscione, Ciao Darwin non sta raccogliendo i frutti che raccoglieva in passato. Se prima non aveva rivali quando andava in onda, quest’anno sono arrivate anche diverse sconfitte contro la concorrenza. Per gli esperti sarebbe la conferma che tali format, proposti e riproposti con la solita modalità, non attirerebbero più di tanto lo spettatore. Ma gli ascolti sono davvero così bassi? La risposta è negativa, in quanto il varietà si trova perfettamente con le aspettative iniziali: una media del 22% di share. Nei prossimi cinque appuntamenti che chiuderanno probabilmente il ciclo del format si attendono ascolti analoghi, ma gli esperti continuano comunque a parlare di andamento calante.

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Ciao Darwin: la replica di Paolo Bonolis

Hanno fatto sicuramente scalpore le sconfitte rimediate dalla nuova stagione di Ciao Darwin, soprattutto se si pensa l’incredibile budget che serve per un programma del genere. Tuttavia, va precisato che tali sconfitte sono arrivate per pochi punti di share, in quanto sostanzialmente la differenza è minima. Lo sa bene anche lo stesso Paolo Bonolis, il quale ha difeso il suo varietà pur riconoscendo il valore degli avversari: “Siamo tutti molto soddisfatti, perché nella nostra fascia di riferimento, quella degli spettatori tra i 15 e 64 anni, abbiamo fatto tombola. E questo nonostante una controprogrammazione veramente forte, che va da Clerici alla Juventus”.

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