Il fatto di cronaca più discusso del momento, relativamente al crollo della vela celeste di Scampia, commuove e indigna l’opinione pubblica, in particolare Geolier. Il fenomeno pop del momento, rapper sopravvissuto al Limes del quartiere Secondigliano in Campania, infatti, ora ha voce in capitolo rispetto alla notizia drammatica che vede una centinaia di concittadini napoletani sfollati e almeno due vittime certi, dopo il cedimento del ballatoio che ha provocato la tragedia nella negligenza e indifferenza totale delle istituzioni.
Il crollo della vela celeste di Scampia segna un bilancio drammatico: interviene Geolier
All’indomani del crollo della vela celeste di Scampia, a Napoli, si registra un bilancio che parla di tragedia legata al mancato intervento della politica delle istituzioni. Due morti e 13 feriti, con due bambine ricoverate in condizioni gravi, e almeno 300 minori tra le centinaia di persone rimaste sfollate e senza Casa, dopo il cedimento del ballatoio al terzo piano che ha coinvolto anche il primo e secondo livello, causando la tragedia.Un fatto di cronaca di una notevole gravità, che poteva essere evitato con dei giusti interventi di manutenzione alla struttura fatiscente e che oggi segna vittima Scampia. E a dare voce alle genti colpite dal dramma é in particolare Geolier, reduce dalla riconferma alla posizione numero uno nella classifica FIMI degli album più venduti in Italia con Dio lo sa.
Il messaggio di Geolier é virale
A corredo di una foto che immortala una donna ridotta in lacrime e sporca di ceneri per effetto del crollo, il rapper scrive: «Siamo cinematografici ma abbandonati. Senza più lacrime, così non si può». Un messaggio che Geolier lancia pubblicamente in un nuovo post condiviso via Instagram? di denuncia dello stato di totale abbandono che subisce Scampia, che commuove e indigna il popolo attivo nel web e non solo.
Potrà servire il grido social del rapper più influente della musica made in Italy a contrastare la difficile situazione di disagio che si vive nel cuore pulsante della città di Napoli, subite a Le vele di Scampia?
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